Snap & stitch: ho ricamato mia figlia Marianna
Tra le diverse newsletter che ho ricevuto dalla DMC la mia attenzione è stata attirata da snap & stitch sul sito di DMC ovvero ricama le tue foto.
Questo succedeva il primo marzo del 2019; curiosa e approfittando di uno sconto prova ho mandato la foto di mia figlia che mi piaceva tanto. La spesa era irrisoria e l’operazione molto veloce e semplice. Infatti ho ricevuto il PDF sulla mail che poi ho fatto stampare a colori da mio genero che è stato il gancio fino a fine operazione. Lui è un bravo web master – graphic designer e alla fine mi ha creato un video con le varie fasi di ricamo che si può vedere sulla mia pagina Facebook “Straccetti di lusso“. Il lavoro è stato molto impegnativo, ho utilizzato la tela Aida di 72 quadretti su 10 cm.(la più piccola) ricamando con due fili di muline’ DMC realizzando un ritratto dalle dimensioni di cm. 20 x 28. E’ stata la pandemia a dare l’inizio ai lavori, ma non avevo iniziato dal punto giusto ovvero da un punto che mi desse la spinta e l’entusiasmo a continuare. Infatti ho iniziato dall’angolo destro in basso, la giacca a vento bianca, tutti i bianchi mi avevano messo troppo alla prova producendo disinteresse e stanchezza. L’ho accantonato ma il pensiero era sempre lì.
Si riparte con coraggio
Con il coraggio a due mani ho pensato di iniziare da un occhio, questo sì mi avrebbe stimolato! Il pericolo era che se sbagliavo ad iniziare non mi sarei poi trovata con il lavoro già realizzato nell’angolo.. Ho controllato a 360 gradi prima di iniziare e poi….si è compiuta la magia… Aver ricamato il primo occhio di mia figlia mi ha calamitato e spinta a ricamare sempre quella crocetta in più ogni giorno..
E’ stato un dialogo silenzioso e continuo che me l’ha fatta sentire più vicina.
Ho calcolato in base alla data delle prime foto che ho impiegato 40 giorni per realizzare un ritratto con 25,530 punti croce ricamando in media 640 punti al giorno…
sono stupita anch’io! Confesso che qualche volta ho dovuto smettere per la nausea e la vista che si incrociava nonostante i duplicatori alle lenti.
Alla fine , dopo un sospirone di sollievo l’ho terminato.
L’ho fatto incorniciare da Emilia molto precisa, alla quale affido ormai tutto quello che devo incorniciare ed è pronto per raggiungere Marianna che quando l’ha visto è rimasta senza parole.