S. Anna protettrice delle ricamatrici
S. Anna è la protettrice delle ricamatrici . Per devozione, nel giorno della sua festività che cade il 26 luglio, si astengono dal prendere ago e filo.
Una pratica dalla quale si astenevano anche le donne del ceto medio e del popolino, sospendendo i lavori in ricamo sia in bianco che in altri colori e generi.
Nel caso l’astensione non venisse rispettata, era diffusa la credenza che prendendo in quel giorno il telaio esso sarebbe caduto in terra rovinando il lavoro.
Una tradizione popolare palermitana narra di una donna che ebbe urgenza di un ricamo per la figlia da mandare a nozze. Alcune lavoratrici si fecero persuadere a intraprendere il lavoro nel giorno di Sant’Anna. Proprio sul più bello, il ricamo centrale del drappo prese fuoco ardendo completamente. Un segnale dello sdegno di Sant’Anna?
La Santa in vita fu essa stessa una ricamatrice, anche se le lavandaie asserivano che faceva la lavandaia. Per questa ulteriore devozione in quel girono, oltre a non ricamare bisognava astenersi da fare il bucato.
La Santa in vita fu essa stessa una ricamatrice, anche se le lavandaie asserivano che faceva la lavandaia. Per questa ulteriore devozione in quel girono, oltre a non ricamare bisognava astenersi da fare il bucato.
Anche per questo divieto si ha notizia di una sciagurata che non rispettandolo, venne tramutata in una statua di marmo.
.. che ignoranza ..non lo sapevo che S.Anna fosse la protettrice delle ricamatrici..così ho pensato bene di condividere con voi questa notizia……
Neanche a farlo apposta.
http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2016/04/24/uncinetto-batte-annalisa-anni-ora-faccio-centrini-grande-saro-veterinaria-foto_77lKpsyNUt0Oz4ST16b1aM.html?refresh_ce